Gli artisti emergenti italiani d'arte contemporanea da tenere d'occhio
L’arte è dinamismo, è capacità di interpretare la realtà e trasporla su tela: gli artisti di questi anni hanno saputo vivere la propria contemporaneità, recepire le influenze di un passato importante con il quale fare i conti, e arrivare a proposte originali. Quali sono gli artisti emergenti italiani di arte contemporanea da scoprire e quali opere possono cominciare a nutrire la tua collezione? Ecco qualche suggerimento.
Artisti emergenti italiani
L’arte contemporanea non può essere ridotta ad un hobby per i collezionisti: conoscere gli artisti più promettenti significa comprendere nel profondo i cambiamenti della nostra società e capire come questi vengano espressi dal punto di vista artistico. Se il ‘900 è stato un secolo ricco di correnti artistiche (e letterarie) che si sono susseguite, alternate e accavallate in parte, anche gli anni 2000 stanno portando alla luce e definendo una nuova sensibilità artistica.
Tra gli artisti più promettenti di questi anni c’è Piriongo, classe 1975, la cui produzione artistica si contraddistingue per una forte componente onirica dalle potenzialità infinite: i paesaggi in cui reale e surreale si mescola sono capaci di avvolgere personaggi e mondi fantastici, olografici e fluenti.
Nella sua esperienza artistica ha dimostrato di aver recepito e fatto sua l’eredità dell’arte contemporanea degli anni ‘80 con la quale condivide una forte comunione d’intenti. Tra le opere più interessanti al momento ci sono “Monalisa Win” e “Frida Love Flower”.
Cambiando completamente genere, è opportuno considerare la produzione di Matteo Gobbo. Con la sua composizione astratta “silence 94” esprime un’ambientazione asettica, lunare e quasi architettonica grazie alla tridimensionalità del gesso: in questo si può vedere un accenno alla classicità di Raffaello. Come si può evincere da quest’opera, Matteo Gobbo alterna alla ricerca sui materiali una profonda ricerca meditativa che coinvolge il gesto artistico in ogni parte della propria esperienza. Un’analoga riflessione può essere fatta per l’opera “Sleepers n.103”.
Ignazio Mazzeo ha una proposta artistica completamente diversa da Matteo Gobbo: sebbene l’influenza di Haeckel sia molto forte, i suoi quadri parlano una lingua contemporanea, leggera e onirica. “Sting” e “Plant C2” sono la conferma che la propria ricerca si spinge verso un esercizio di scomposizione e reinvenzione di forme naturali che diventano figure enigmatiche, oscure, enigmatiche e dai colori fluorescenti.
Passando ad un artista più “figurativo” (se così si può definire), Federico Lombardo ha intrapreso la strada del digital painting, realizzata su carta pregiata. Si tratta di un impressionista contemporaneo che porta su tela delle figure androgine distopiche, angoscianti ma pieni di vita e profondità. La massima espressione di questa arte di trova nei due Digital Portrait.
Suggerimenti dell’esperto
Oltre agli artisti citati, merita di essere citata Laura Corre. Laura Corre è un artista realista, anche se sarebbe meglio definirla "Artivista" per via delle inclinazioni sociali sempre presenti nelle sue opere. Il tema sulla quale si è confrontata maggiormente è quello delle donne.
“Laura dipinge le molteplici sfaccettature del mondo femminile regalandone un repertorio ricco di suggestioni e fascino.” Giovanni Masiello, critico d’arte.
Presente in alcune collezioni pubbliche e private, l'arte di Laura Corre negli ultimi anni sta suscitando l'interesse di gallerie e collezionisti privati.