Rodovetri: i disegni a mano che compongono le sequenze animate dei cartoni animati
Senza i rodovetri, conosciuti anche come “animation cel”, i cartoni animati come li conosciamo oggi non sarebbero mai esistiti. La tradizionale animazione disegnata a mano e realizzata con inchiostri e fogli di cellulosa ha fatto sognare milioni di spettatori e ha segnato la storia della produzione cinematografica.
Oggi, l’animazione è realizzata quasi interamente al computer e i rodovetri, considerati vere e proprie opere d’arte, sono diventati oggetti del desiderio di collezionisti e appassionati. Chi lo desidera ha la possibilità di aggiudicarsi all’asta alcune tra le più ricercate serie di animation cel disponibili in commercio e, allo stesso tempo, sostenere la causa benefica promossa da Music Support, un ente che fornisce supporto a coloro che lavorano nel mondo della musica e degli eventi dal vivo affetti da problemi di salute mentale e/o dipendenza
Rodovetri: cosa sono
I rodovetri, o “animation cel”, sono fogli trasparenti in acetato di cellulosa inventati nel 1914 dal regista e disegnatore di fumetti Earl Hurd. Prima dell’avvento dei computer, le animation cel erano i prodotti finali del processo creativo attraverso il quale prendevano vita i cartoni animati. L’animatore realizzava un disegno a matita dei singoli frame, riportandoli su fogli di carta. L’illustratore, invece, provvedeva a dipingere la scenografia, ovvero l’ambiente all’interno del quale si sarebbero dovuti muovere gli elementi animati.
Successivamente, sul foglio di acetato veniva copiato il disegno originale realizzato dall’animatore e colorato sul lato opposto rispetto a quello dell’immagine. Infine, l’animation cel veniva posizionata sopra il fondale (ovvero sopra il dipinto della scenografia) e fotografato per comporre il fermo immagine della sequenza animata dei cartoni. Oggi, l’animazione è realizzata quasi completamente al computer. Ciononostante, le animation cel sono considerate una parte importante della storia della produzione cinematografica.
Un’eredità culturale da conservare
L’animazione è diventata una forma d’arte nel 1937 con l’uscita sul grande schermo di Biancaneve e i Sette Nani, il primo lungometraggio animato made in USA. Da allora, il pubblico di tutte le età è stato rapito dal fascino delle storie e dei personaggi dei cartoni animati. In tempi più recenti, quando l’animazione realizzata a mano è stata soppiantata ufficialmente dai computer, le animation cel dei vecchi cartoni animati sono state riscoperte. Oggi, infatti, sono considerate delle vere e proprie opere d’arte che testimoniano un momento importante nella storia del cinema.
Il collezionismo delle animation cel
Le animation cel, utilizzate fino agli anni ‘90 per realizzare i cartoni animati, sono tra le opere più ricercate da collezionisti appassionati di fumetti e cartoni. In molti, infatti, hanno il desiderio di custodire un frammento originale dei loro cartoni animati preferiti. I motivi che spingono ad iniziare questo tipo di collezionismo sono i più svariati: molti di essi hanno certamente a che fare con la nostalgia. Le animation cel, infatti, evocano ricordi ed emozioni del passato, sono delle vere e proprie capsule temporali che aiutano a ricostruire non solo la storia del cinema, ma anche gli atteggiamenti prevalenti di determinate epoche.
Acquistare un’animation cel, infatti, significa entrare in possesso di un’opera d’arte unica perché non esiste un “pezzo” uguale all’altro. Grazie al volume di produzione storicamente richiesto per completare un cartone animato, le animation cel disponibili oggi sono un’infinità: è per questo motivo che l’arte dell’animazione è un terreno fertile per i collezionisti. Gli appassionati di fumetti e cartoni hanno la possibilità di aggiudicarsi all’asta le animation cel di alcune tra le serie animate più famose al mondo, tra cui quelle che ritraggono Bugs Bunny, Woody the Woodpecker e Tweety and Sylvester.